I servizi offerti
IL CONFLITTO IN AZIENDA
LA MEDIAZIONE DEI CONFLITTI
La mediazione dei conflitti è un metodo volontario e collaborativo che implica l'utilizzo di un terzo soggetto neutrale per aiutare le parti coinvolte a trovare una soluzione accettabile per entrambe e che consideri i loro interessi e quelli dell'organizzazione. Secondo un'indagine, più del 90% delle prime mille aziende statunitensi hanno dichiarato di aver utilizzato la mediazione per risolvere conflitti interni o esterni per migliorare il clima aziendale e i rapporti con i clienti e fornitori, risparmiando tempo e risorse interne.
Il conflitto sul posto di lavoro può avere effetti negativi sui lavoratori, come stress, ansia, irritabilità, ostruzionismo, alienazione, depressione e altri problemi psicologici. Può anche portare a un blocco della comunicazione e ostacolare l'esecuzione delle attività. In casi estremi, può causare il mobbing e distruggere le dinamiche del gruppo.
In questi casi, la mediazione aziendale si è dimostrata uno strumento molto efficace, in particolare per risolvere conflitti tra persone posizionate a livelli diversi nell'organizzazione. Inoltre, può aiutare a risolvere in modo informale controversie esterne, evitando lunghe e costose cause legali. Il risultato della mediazione diventa un contratto valido per entrambe le parti.
I CONFLITTI FRA SOCI
LA CONSULENZA DI PARTNERING
Molte persone si entusiasmano per un'idea o un progetto imprenditoriale che vogliono realizzare insieme, ma spesso i loro obiettivi non sono allineati. Questo può portare a problemi quando si tratta di prendere decisioni importanti come ulteriori investimenti o l'espansione della compagine sociale. Per evitare questi problemi, in molti paesi è diffusa la pratica di incontrarsi con un consulente per discutere la propria mission, i propri valori, gli obiettivi di ciascuno e la strategia generale del progetto, così come le possibili cause di crisi nella collaborazione. Questo tipo di consulenza, che comprende elementi di consulenza organizzativa e coaching aiuta a prevenire conflitti e integra il business plan con un'analisi più approfondita delle motivazioni e degli obiettivi personali dei partecipanti. Questo servizio è rivolto a futuri soci in società di persone e di capitali, professionisti che intendono associarsi, imprenditori che lavorano insieme in un singolo business o progetto, e chiunque intenda stringere una forma di collaborazione professionale o lavorativa strutturata temporanea o permanente.
I CONFLITTI NEL PASSAGGIO GENERAZIONALE
SOSTEGNO AL PASSAGGIO GENERAZIONALE
Il passaggio generazionale all'interno delle aziende familiari rappresenta un'occasione di conflitto che deriva dalla difficoltà di allineare la visione strategica del fondatore con quella degli eredi. In Italia, molte piccole e medie imprese sono di proprietà e gestite da una sola famiglia, con decisioni che sono concentrati nel fondatore. Questo può causare problemi quando il fondatore si ritira dall'impresa e passa il testimone ad altri membri della famiglia o a figure esterne. Solo una piccola percentuale delle aziende familiari sopravvive alla seconda generazione a causa di frazionamento della proprietà e litigiosità tra i numerosi eredi. Questo può anche portare a perdita di posti di lavoro e ricadute su altri operatori di mercato. La scelta di chi subentra nella gestione dell'impresa può essere complicata da difficoltà oggettive e psicologiche all'interno della famiglia. È importante che il fondatore ottenga il consenso unanime dei membri della famiglia coinvolti e che si avvalga dell'aiuto di un consulente esterno per gestire le tensioni latenti e le aspettative individuali. Una volta che la direzione è stata chiarita e condivisa, le scelte migliori possono essere fatte dal punto di vista civilistico e fiscale, utilizzando strumenti come i patti di famiglia e i trust.
MIGLIORARE LA CAPACITÀ DI GESTIRE UN CONFLITTO
IL CONFLICT COACHING
Il conflict coaching consiste in un'azione di coaching finalizzata a rafforzare le competenze e gli strumenti per gestire un conflitto, migliorando la consapevolezza, l'auto-efficacia e la determinazione in un'ottica win-win. Oltre alle abilità di base della negoziazione, in questo caso è importante avere una maggiore comprensione e padronanza delle proprie reazioni legate alla percezione di minaccia e alla tendenza a proteggere le proprie risorse.
Spesso sono le nostre risposte istintive e i nostri schemi comportamentali e di comunicazione che rendono difficile la comprensione delle ragioni dell'altro e l'ascolto attento delle sue parole. In un conflitto, molte questioni complicano la situazione e impediscono di gestire efficacemente la situazione per raggiungere un accordo condiviso.
Per questo motivo, un percorso di coaching mirato può aiutare a prepararsi al meglio per affrontare situazioni difficili come negoziazioni complesse, cause legali, conciliazioni e mediazioni.
MIGLIORARE LE ABILITÀ RELAZIONALI
CORSO BASE SULLE RELAZIONI NEL LUOGO DI LAVORO
Relazioni più collaborative e costruttive fra colleghi di lavoro o all'interno di un team si traducono in un miglior clima e morale e dunque in un aumento della performance.
Inoltre, le migliori abilità relazionali impediscono che normali confronti sulle inevitabili differenze diventino conflitti più gravi con ripercussioni sull'intera organizzazione.
Alcuni risultati della formazione:
- aumento della consapevolezza dei propri meccanismi interiori e delle modalità comunicative che portano dal confronto al conflitto;
- aumento delle proprie competenze in ambito relazionale;
- sviluppo delle risorse interiori e maggior padronanza in situazioni di conflitto;
- aumento della fiducia nella propria capacità di affrontare le differenze nelle reciproche posizioni;
- miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo all'interno del luogo di lavoro, riducendo le occasioni di conflitto con i colleghi.
MIGLIORARE LE COMPETENZE DI GESTIONE DEI CONFLITTI
CORSO BASE DI CONFLICT MANAGEMENT
Sviluppare la capacità dei responsabili del personale o di un'area organizzativa (stabilimento, reparto, punto vendita, ecc.) di gestire i conflitti fra colleghi richiede l'apprendimento di specifiche competenze, strategie e tecniche per trasformare le liti in opportunità di auto-apprendimento e miglioramento della performance individuale e organizzativa.
Alcuni risultati:
- sviluppo della capacità di gestire le dinamiche conflittuali altrui;
- sviluppo della capacità di aumentare l'auto-efficacia delle parti nell'affrontare situazioni potenzialmente conflittuali in un'ottica collaborativa e costruttiva;
- miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo, riducendo la conflittualità interna.
PERCORSO INDIVIDUALE
GLI ATTEGGIAMENTI OSTACOLO DEL MEDIATORE
Il mediatore neutrale e imparziale si astiene da impulsi direttivi o di controllo, spesso inconsapevoli, che potrebbero limitare l'autodeterminazione e l'autoefficacia relazionale delle parti coinvolte nella gestione del loro confronto. L'acronimo VISCI (Valutazione, Interpretazione, Soluzione, Consolazione, Indagine) sintetizza gli atteggiamenti che potrebbero compromettere e rendere inefficace l'intervento di un terzo nella gestione del conflitto.
Essere consapevoli di tali modalità e acquisire conoscenze su strategie immediatamente applicabili per prevenire i loro effetti o correggere le loro conseguenze successivamente costituisce una competenza fondamentale per il mediatore o il professionista coinvolto in un conflitto.
Questo approccio consente al mediatore di preservare un ambiente neutrale e di facilitare un processo equo, in cui le parti sono libere di esprimere le proprie prospettive e di partecipare attivamente alla gestione del conflitto senza influenze esterne indesiderate. La consapevolezza e la prontezza nell'evitare comportamenti VISCI contribuiscono a garantire un intervento efficace e rispettoso delle dinamiche delle parti coinvolte.
PERCORSO INDIVIDUALE
LE DISTORSIONI COGNITIVE E IL LINGIAGGIO DI PRECISIONE IN MEDIAZIONE
Le distorsioni cognitive rappresentano schemi di pensiero irrazionali che influenzano il modo in cui le persone interpretano e elaborano le informazioni, determinando così il loro comportamento e le loro scelte. Questi modelli di pensiero possono condurre a conclusioni errate, distorsioni nella percezione della realtà e avere un impatto fortemente negativo particolarmente in un contesto negoziale basa- to sulle concessioni reciproche.
Le distorsioni cognitive si riflettono anche nel linguaggio utilizzato, caratterizzato da espressioni tipiche che ne derivano. L'utilizzo di un modello di linguaggio di precisione, basato su domande e ispirato alle tecniche di coaching, consente di partire proprio dalle espressioni presenti nel linguaggio irrazionale per sviluppare nella persona una maggiore consapevolezza orientata alla ricerca di soluzioni anziché alla mera conservazione delle risorse, seguendo gli insegnamenti delle neuroscienze.
Il corso è progettato con un taglio pratico e prevede esercitazioni per allenarsi all'uso efficace del linguaggio di precisione.
I NEGOZIATORI INTERIORI
Il confronto tra le parti spesso si caratterizza per posizioni negoziali intransigenti e una scarsa propensione al compromesso, con i protagonisti chiusi a difesa delle proprie argomentazioni e inclini a reagire impulsivamente anziché adottare un approccio ragionato. Quando l'aspetto istintivo o emotivo prevale sulla razionalità, la logica e il buon senso cedono il passo a schemi comportamentali profondamente radicati.
Come conseguenza di questi modelli comportamentali, emergono condotte poco vantaggiose per il perseguimento degli interessi individuali e, talvolta, dannose per la relazione con l'altra parte coinvolta. È quindi cruciale identificare la presenza di questi negoziatori occulti al fine di superare i condizionamenti e trasformare l'interazione da un confronto oppositivo a una collaborazione attiva, orientata alla ricerca di decisioni condivise.
Il professionista svolge un ruolo chiave nell'assistere ciascuna parte nell'individuare l'influenza di questi negoziatori occulti durante il conflitto, operando nel contesto presente e supportando la connessione e l'organizzazione delle parti più funzionali coinvolte. Questo processo favorisce un ambiente di negoziazione più costruttivo e orientato alla collaborazione, promuovendo la possibilità di giungere a decisioni condivise che soddisfino entrambe le parti.
GESTIRE I CLIENTI ALTAMENTE CONFLITTUALI
CORSO PER VENDITORI E FRONT OFFICE
È importante per chi opera nel front office e chi ha un ruolo commerciale a contatto con il pubblico sappia gestire situazioni nelle quali l'emotività del cliente e la sua comunicazione veicolano uno stato di malessere che ignora i contenuti e impedisce di ragionare sui problemi e di trovare una soluzione.
Con l'obiettivo di far mantenere al cliente un'elevata qualità percepita del servizio ricevuto, è dunque necessario gestire il confronto in modo positivo e costruttivo anche quando non è possibile accogliere le sue richieste.
.Alcuni risultati della formazione:
- maggiore consapevolezza della propria influenza nella dinamica relazionale con il cliente;
- aumento della capacità di una efficace comunicazione e relazione con i clienti conflittuali;
- aumento della capacità di aiutare il cliente a gestire in modo più razionale il suo problema.